Israele-Hamas, accordo su tregua e ostaggi
Doha, 22 nov. (Adnkronos) - Centocinquanta prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane saranno rilasciati come parte dell'accordo raggiunto con Israele sugli ostaggi detenuti a Gaza, secondo quanto dichiarato oggi da Hamas. I prigionieri sono donne e bambini, si legge nel comunicato. Hamas ha confermato l'accordo, mediato dal Qatar e dall'Egitto, che prevede il rilascio di 50 ostaggi, tra cui donne e bambini, detenuti a Gaza dal 7 ottobre. Ha inoltre affermato che l'accordo prevede l'ingresso di centinaia di camion che trasportano aiuti umanitari, medicinali forniture e carburante a tutte le parti di Gaza.
Il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato l'elenco dei 300 prigionieri palestinesi candidati al rilascio nell'ambito dell'accordo sugli ostaggi approvato dal governo di Tel Aviv. Partono da questo momento le 24 ore in cui sarà possibile presentare ricorso presso l'Alta Corte.
In questa fase, Israele si è impegnata a rilasciare circa 150 prigionieri in cambio del rilascio di cinquanta ostaggi israeliani ma secondo l'accordo con Hamas l'organizzazione cercherà di individuare e rilasciare fino a cinquanta ostaggi aggiuntivi durante i giorni del cessate il fuoco. In tal caso, Israele rilascerà in cambio altrettanti prigionieri.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il membro del gabinetto di sicurezza Benny Gantz sono stati autorizzati a decidere ogni volta sull'identità dei prigionieri da rilasciare. Sono stati inoltre autorizzati a determinare la data finale del cessate il fuoco - in vista della possibilità che Hamas rilasci altri ostaggi - a condizione che la durata totale non superi i dieci giorni.
La pausa nei combattimenti durerà quattro giorni, con la possibilità di essere prolungata più a lungo. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri del Qatar, che ha svolto un ruolo chiave di mediazione nei negoziati tra Israele e Hamas, in quello che ha definito “un accordo per una pausa umanitaria”.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che l’accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas “segna un progresso significativo”, ma ha aggiunto: “Non ci fermeremo finché Hamas continuerà a tenere ostaggi a Gaza”.
"Il risultato di oggi è il risultato di una diplomazia instancabile e di uno sforzo incessante in tutto il dipartimento e nel più ampio governo degli Stati Uniti", ha affermato in una nota, ringraziando Egitto e Qatar per il loro ruolo nelle trattative, e il governo israeliano per "aver sostenuto una pausa umanitaria. La mia massima priorità è la sicurezza e l'incolumità degli americani all'estero e continueremo i nostri sforzi per garantire il rilascio di ogni ostaggio e il loro rapido ricongiungimento con le loro famiglie", ha aggiunto Blinken.
"Mosca accoglie con favore l'accordo tra Israele e Hamas su una pausa umanitaria di quattro giorni. Questo è ciò che la Russia chiede dall'inizio dell'escalation del conflitto", ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, lodando in particolare gli sforzi del Qatar per mettere in pratica l'appello globale alla de-escalation.
"Accolgo con grande favore l'accordo raggiunto" tra Israele e Hamas "sul rilascio dei 50 ostaggi e su una pausa nelle ostilità". E' quanto afferma in una dichiarazione la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Ogni giorno in cui queste madri e questi bambini sono tenuti in ostaggio dai terroristi è un giorno di troppo. Condivido la gioia delle famiglie che presto potranno riabbracciare i loro cari - aggiunge - E sono molto grata a tutti coloro che nelle ultime settimane hanno lavorato instancabilmente attraverso canali diplomatici per mediare questo accordo".
La richiesta "all'organizzazione terroristica di Hamas" è di "rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi e di consentire loro di tornare a casa sani e salvi". La Commissione europea "farà tutto il possibile per usare questa pausa per un aumento degli aiuti umanitari a Gaza - conclude - Ho chiesto al commissario Janez Lenarcic di intensificare le consegne a Gaza il prima possibile per alleviare la crisi umanitaria a Gaza".