Israele, Hamas: "300 morti a Gaza City". Mossad ordina a negoziatori di rientrare da Doha
Tel Aviv, 2 dic. (Adnkronos/Dpa) - Ripresa con massicci attacchi, secondo le ultime notizie di oggi 2 dicembre, l'offensiva di Israele contro Hamas. Si conterebbero 300 morti in attacchi israeliani nella zona di Shejaiyeh, nella parte orientale di Gaza City secondo il giornale israeliano Haaretz che si basa su denunce diffuse da Hamas, che accusa Israele di aver bombardato oltre 50 edifici nel quartiere dopo la fine della pausa nelle ostilità.
Più di 100 persone sono morte in un raid israeliano che ha preso di mira una casa che ospitava famiglie e sfollati nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza secondo al-Jazeera.
Il Times of Israel ha scritto di "estese battaglie di terra" intorno alla città di Khan Younis, nella parte meridionale dell'area isolata. L'Idf ha riferito che alcuni dirigenti di Hamas si trovavano nella zona. Citando residenti della Striscia di Gaza, il quotidiano israeliano ha aggiunto che l'esercito israeliano ha lanciato volantini a Khan Younis invitando i residenti a fuggire a Rafah, nel sud, poiché la zona era pericolosa. Sono stati segnalati attacchi dell'Idf anche a Rafah.
"Negli ultimi due giorni siamo intervenuti anche in aree in cui non avevamo operato nell'ultimo mese. E questo si intensificherà. Verrà raggiunta ogni zona in cui è necessario arrivare". Parola del ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, che si è espresso così a meno di 48 ore dalla fine della pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas, con la ripresa delle operazioni israeliane nella Striscia di Gaza.
Gallant, riportano i media locali, ha ribadito l'obiettivo israeliano di "eliminare Hamas". Si tratterà, ha insistito durante una visita a un sito militare vicino alla barriera di confine con la Striscia, di operazioni "precise e mirate".
L'Idf ha comunicato che nell'ultimo giorno ha attaccato più di 400 obiettivi nella Striscia di Gaza, molti dei quali nella città meridionale di Khan Yunis. "La Marina israeliana ha operato a Khan Yunis e Deir al-Balah, nel sud della Striscia di Gaza, e ha attaccato "obiettivi militari dell'organizzazione Hamas, nonché infrastrutture e attrezzature utilizzate dalla forza navale dell'organizzazione", si legge nella dichiarazione dell'esercito israeliano.
Nel nord della Striscia di Gaza è stata attaccata una cellula terroristica che, secondo l'Idf, aveva teso un'imboscata alle forze israeliane. L'esercito israeliano ha anche colpito una moschea che, secondo infomazioni, veniva utilizzata come quartier generale militare della Jihad islamica.
I civili hanno riempito di nuovo gli ospedali di Gaza in seguito alla ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, la maggior parte delle vittime dei bombardamenti a Gaza dalla fine della tregua di ieri sono donne e bambini. Israele afferma che i suoi attacchi militari stanno prendendo di mira Hamas, non i civili.
"Le squadre mediche hanno avuto a che fare con un gran numero di feriti dalla fine della pausa umanitaria ieri mattina, con i continui bombardamenti sui civili", ha detto alla Cnn Ashraf Al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità. "I feriti giacciono sui pavimenti nei reparti di emergenza e davanti alle sale operatorie a causa dei molti arrivi".
Le condizioni stanno peggiorando anche nel sud di Gaza. Israele ha recentemente iniziato a effettuare attacchi nella zona dopo aver precedentemente concentrato l'attività militare nel nord dell'enclave. “Gli ospedali nelle regioni meridionali della Striscia di Gaza non sono più in grado di fornire servizi medici. Il pronto soccorso non è in grado di ricevere più vittime”, ha detto in una nota il direttore dell’ospedale europeo di Khan Younis, Youssef Al-Akkad.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avvertito Israele che l'obiettivo della "distruzione totale di Hamas", il movimento islamico palestinese a Gaza, deve essere "specificato" perché richiederebbe "10 anni" di guerra. "La distruzione totale di Hamas, cos'è? Qualcuno pensa sia possibile? Se è così, la guerra durerà 10 anni, ma non credo che nessuno sappia definire seriamente questo obiettivo. Quindi questo obiettivo deve essere chiarito" ha affermato Macron in conferenza stampa a Dubai, dove ha partecipato alla Cop28.
Il presidente francese ha quindi esortato a "raddoppiare gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco duraturo" nella Striscia di Gaza, nuovamente bombardata dall'esercito israeliano dopo la scadenza della tregua concordata con il movimento islamista palestinese Hamas.
"La ripresa dei combattimenti nella Striscia di Gaza - ha affermato in conferenza stampa a Dubai - è un argomento di preoccupazione che è stato oggetto di numerose discussioni" durante la Cop28.
E ha poi annunciato che si recherà in Qatar per incontrare l'emiro al-Thani e trovare un'intesa per una nuova tregua nella Striscia di Gaza. La Francia è "molto preoccupata" per la ripresa delle violenza a Gaza", ha detto in conferenza stampa a Dubai, dove ha partecipato alla Cop28, aggiungendo che volerà nelle prossime ore in Qatar per contribuire a trovare un'intesa per "una nuova tregua prima di un cessate il fuoco".
Intanto il capo del Mossad, David Barnea, ha richiamato il team di negoziatori impegnati a Doha nelle trattative sul cessate il fuoco e rilascio dei prigionieri a causa dello "stallo" nei colloqui. E' quanto si legge in una nota dell'intelligence israeliana, diffusa dall'ufficio del primo ministro, Benjamin Netanyahu.
"A causa dello stallo nei negoziati e su istruzione del primo ministro Benjamin Netanyahu, il capo del Mossad David Barnea ha ordinato alla sua squadra a Doha di tornare in Israele. L'organizzazione terroristica Hamas non ha rispettato la sua parte dell'accordo, che prevedeva il rilascio di tutti i bambini e le donne secondo un elenco fornito a Hamas e che ha approvato", si legge nel comunicato.
"Il capo del Mossad - prosegue la nota - ringrazia il capo della Cia, il ministro egiziano dell'Intelligence e il primo ministro del Qatar per la loro collaborazione negli sforzi enormi di mediazione che hanno portato al rilascio di 84 minori e donne dalla Striscia di Gaza oltre a 24 cittadini stranieri".
Il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths ha insistito sulla necessità di porre fine agli scontri tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e ha definito "inaccettabile" la situazione dei civili nella regione dopo la fine della tregua. "Quasi due mesi dopo l'inizio dei combattimenti - ha detto - i bambini, le donne e gli uomini di Gaza sono terrorizzati, non hanno un posto sicuro dove andare e hanno molto poco con cui sopravvivere".
"Vivono circondati da malattie, distruzione e morte. Ciò è inaccettabile", ha aggiunto il rappresentante delle Nazioni Unite, insistendo sulla necessità di un cessate il fuoco umanitario, per "mantenere - e trarre vantaggio - dai progressi nella fornitura di aiuti umanitari, proteggere i civili e le infrastrutture da cui dipendono per il sostentamento della vita e rilasciare i restanti ostaggi immediatamente e senza condizioni".