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Esteri Guerra Ucraina, in corso in Russia la 'mobilitazione silenziosa'

Guerra Ucraina, in corso in Russia la 'mobilitazione silenziosa'

Washington, 29 apr. (Adnkronos) - La Russia ha urgente bisogno di centinaia di migliaia di nuove reclute ma il Cremlino sa di non poter ricorrere a una nuova mobilitazione, senza ulteriori malumori della popolazione e delle fazioni 'civili' al governo preoccupate per i buchi che si sono già creati nella forza lavoro del Paese. E' quanto emerge dalle valutazioni dell'intelligence americana delle quali è entrato in possesso il Washington Post, in seguito ai 'leak' sulla piattaforma Discord.

Lo scorso febbraio Vladimir Putin aveva quindi dato il via libera a uno sforzo "silenzioso" di reclutamento di altri 400mila militari per il 2023 - 415mila secondo altre fonti sempre raccolte dagli americani, di cui 300mila riservisti e 115mila da inviare al fronte. Le conclusioni del rapporto della Cia sono basate sull'esame di segnali, vale a dire di intercettazioni o ascolto di comunicazioni fra funzionari in Russia.

L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia era iniziata nel febbraio del 2022 con una forza di 150mila uomini. In seguito alla mobilitazione parziale di settembre, ne erano stati reclutati più di 300mila e altri 50mila combattono in Ucraina inquadrati come mercenari della Wagner, inclusi ex detenuti. A questi numeri vanno aggiunte i combattenti costretti con la forza ad arruolarsi nel Donetsk e nel Luhansk e le unità di volontari, come i ceceni.

In tutto, secondo le stime Usa, la Russia ha avuto fra le 189.500 e le 223mila vittime fra i militari, con 43mila militari uccisi (Mosca ha ammesso solo la morte di 5.937 soldati lo scorso settembre, ultima comunicazione ufficiale sul numero di vittime al fronte ucraino). Un documento interno dell'Fsb dello scorso febbraio indicava 110mila vittime, fra morti e feriti. Circa la metà dei 500mila militari dispiegati o reclutati negli ultimi 15 mesi rimane disponibile. Ma lo stallo in cui si trovano i militari russi al fronte dallo scorso agosto conferma la necessità di altre forze.

La mobilitazione silenziosa include la richiesta ai governatori delle regioni di organizzare campagne locali di reclutamento, che sono state effettivamente avviate in 15 regioni del Paese, e a continuare a raccogliere detenuti, emerge da un secondo rapporto dell'intelligence americana datato 17 febbraio. Il recente spot "sii un uomo", in cui civili un po dimessi come una guardia di sicurezza, un taxista e un allenatore in palestra si trasformano in forti combattenti, rientra in questo sforzo e la pioggia di annunci sui social network vanno in questa direzione.

Rientra pure in questo sforzo il piano del ministro della Difesa, Sergei Shoigu, di estendere le forze armate a 1,5 milioni di unità da 1,115 milioni entro il 2026, la metà dei quali militari professionisti. In questo momento la Russia lamenta la necessità di 50mila unità di combattimento e 40mila d riserva.

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