Gaza, raid israeliani nella Striscia: 13 morti
Tel Aviv, 9 mag. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno sferrato questa mattina attacchi contro obiettivi legati all'organizzazione militante palestinese Jihad islamica nella Striscia di Gaza. I morti sono almeno 13, tra loro esponenti di spicco del movimento, quattro minori e altrettante donne. Almeno 20 i feriti.
Secondo l'Esercito israeliano nelle operazioni sono stati uccisi tre comandanti della Jihad Islamica: Khalil Bahitini, a capo della Jihad islamica nel nord di Gaza, Jahed Ahnam, membro del consiglio militare del gruppo, e Tarek Azaldin, che dirige le attività della Jihad islamica in Cisgiordania da una base a Gaza.
La Jihad Islamica ha confermato la morte dei tre esponenti del movimento e ha denunciato l'uccisione delle loro mogli e di un certo numero dei loro figli. Almeno venti i feriti. "Il sangue dei martiri rafforzerà la nostra determinazione, non abbandoneremo le nostre posizioni e la resistenza andrà avanti", minacciano le Brigate Al Quds. "La risposta palestinese a questo massacro atroce non tarderà ad arrivare e le Brigate Al-Quds e la resistenza non saranno accomandanti alla vista del sangue". "Il nemico sionista - accusano - è pienamente responsabile di questo infido e spaventoso massacro terroristico, che supera ogni limite e rappresenta una violazione grave del cessate il fuoco"."Il nemico non raggiungerà i suoi obiettivi con questo crimine atroce dal momento che la resistenza ha unito le fila e le sue posizioni sono salde - proseguono - Siamo più determinati a continuare su questa strada e a portare avanti il dovere sacro di resistere davanti al nemico". La Jihad Islamica minaccia di combattere Israele "in tutti gli scenari".
Tra le vittime anche un cittadino russo. "La rappresentanza della Federazione Russa presso l'Autorità nazionale palestinese si rammarica di comunicare la morte del cittadino russo, Jamal Khaswan, la mattina del 9 maggio, a seguito di una serie di attacchi aerei dell'esercito israeliano contro la Striscia di Gaza", fanno sapere via Twitter da Ramallah, aggiungendo che sono stati uccisi anche la moglie e il figlio dell'uomo.
In una nota il ministero degli Esteri palestinese afferma che "la maggior parte" delle vittime delle operazioni "sono bambini, donne e civili disarmati". Le autorità palestinesi denunciano "nei termini più forti" le ultime operazioni israeliane contro la Striscia di Gaza, che considerano un "crimine atroce", e chiedono alla comunità internazionale di "intervenire con urgenza per fermare l'aggressione" contro i palestinesi. Il governo israeliano "è completamente e direttamente responsabile di questa aggressione e delle sue conseguenze", affermano i palestinesi, denunciando un aumento delle tensioni che rischia di provocare "un'esplosione totale" e ribadendo che una "soluzione politica negoziata è l'unico modo per ottenere sicurezza e stabilità".
"L'occupazione pagherà per i suoi crimini e la sua aggressione, che non intaccheranno la volontà della popolazione di proseguire con la resistenza", afferma Hamas. "Consideriamo l'occupazione sionista e il suo governo fascista ed estremista completamente responsabili per questo crimine atroce e per le sue gravi ripercussioni - afferma Hamas - L'aumento dei crimini e del terrorismo contro la nostra gente nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme, nella moschea sacra di Al-Aqsa e nelle zone occupate faranno sì che Israele debba pagare un caro prezzo".
Gli attacchi seguono il lancio di 104 razzi contro Israele in risposta alla morte di Khader Adnan, esponente della Jihad Islamica palestinese morto in carcere in Israele dopo un lungo sciopero della fame.
Ai residenti israeliani delle aree comprese entro un raggio di 40 chilometri da Gaza è stato ordinato di restare in prossimità o all'interno dei rifugi antiaerei per timore di attacchi di rappresaglia.