Elezioni Usa, nuove regole per voto per posta: cosa cambia
Washington, 28 ott. (Adnkronos) - Quattro anni fa l'America e il mondo intero dovettero aspettare cinque giorni prima della proclamazione della vittoria di Joe Biden, con tutte le conseguenze che ne derivarono. Ma quest'anno, scommettono esperti interpellati da The Hill, i risultati delle elezioni in cui si sfidano Donald Trump e Kamala potrebbero arrivare più velocemente, anche se molto probabilmente non nella notte elettorale.
"Le cose potranno essere diverse, non voglio pronunciare le ultime parole famose, ma sarei sorpreso se il processo fosse lungo come nel 2020", afferma Qinn Yeargin, docente della Michigan State University, ricordando che nelle elezioni del 2020 c'è stata una percentuale record di voto per posta, a causa del Covid, e gli Stati chiave non erano pronti a gestirlo. Ora però sono corsi ai ripari, hanno aggiornato e velocizzato le procedure per lo spoglio dei voti per posta.
A parte la saga del riconteggio del 2000 in Florida, dove la vittoria di George Bush fu decisa dopo settimane di battaglie legali dalla Corte Suprema, gli americani solitamente sapevano il nome del nuovo inquilino della Casa Bianca nella notte dell'Election day, o nelle prime ore del giorno successivo.
Ma le elezioni di quattro anni fa hanno cambiato tutto: il 43% degli elettori votarono per posto, contro il 20-25% dei precedenti cicli elettorali, sulla base di misure che, nella maggioranza degli Stati, vietava di aprire e controllare la validità di questi voti prima dell'Election day. Da qui gli enormi ritardi nello spoglio dei voti per posta. "Il volume così consistente richiese una significativa quantità di tempo per gestire questi voti, aprendo le porte a una proliferazione di teorie del complotto", aggiunge Yeargin, riferendosi alle accuse di brogli di Donald Trump.
Anche quest'anno è prevista una percentuale alta di voto per posta, per questo sono state cambiate le regole e quasi tutti gli Stati ora permettono di aprire e controllare la validità dei voti per posta prima dell'Election day, spiega Chris Mann, del Center for Election Innovation & Research. Il processo di controllo comprende la verifica della firma degli elettori e le altre informazioni scritte sulla busta che contiene la scheda, per poi procedere a preparare i voti ritenuti validi per essere letti dalle macchine elettorali.
"La parte che prende più tempo è quella della verifica di ciascuna scheda, per assicurarsi che sia valida e completa, con tutte le informazioni per verificare l'identità dell'elettorale", aggiunge Mann. Non solo circa la metà degli stati ha varato misure che permettono anche l'effettivo spoglio del voto per posta con le macchine elettorali ancora prima dell'Election Day.
Tra gli Stati chiave Michigan, Nevada - dove la maggioranza degli elettori vota per posta - Arizona, Georgia e North Carolina permettono di processare prima dell'Election day il voto per posta. Questo però non avverrà in Wisconsin e, cosa ancora più importante, in Pennsylvania, considerato il più cruciale degli Stati. In questi ultimi due non sarà possibile aprire le buste che contengono i voti per posta prima del 5 novembre.