Clima, da Commissioni Parlamento Ue primo sì alla regolamentazione delle emissioni di metano
Roma, 28 apr (Adnkronos) - Le commissioni Ambiente (Envi) e Industria (Itre) del Parlamento europeo hanno adottato il mandato negoziale sul regolamento per monitorare e ridurre le emissioni di metano nel settore energetico. Le votazioni si sono svolte lo scorso 26 aprile. "Il testo, fortemente appoggiato da 'Environmental defense fund europe (Edfe), approvato con 114 voti a favore, 15 contrari e 3 astensioni, dovrà attendere il nulla osta della plenaria, tra l’8-11 maggio per diventare la posizione ufficiale del Parlamento nei triloghi con Consiglio e Commissione", come spiega una nota.
"Alla vigilia del voto, Edfe aveva sottolineato l’importanza di questa regolamentazione per contribuire agli sforzi globali contro il cambiamento climatico e per alleviare la pressione sull'approvvigionamento energetico dell'UE", si legge ancora.
Flavia Sollazzo, direttore senior dell'Edfe per la Transizione energetica dell'Ue, ha affermato: "Questo è un momento cruciale per il lascito climatico dell'UE. L'attuazione tempestiva di una forte regolamentazione potrebbe portare una tripla vittoria: rallentare il riscaldamento globale, rafforzare l'approvvigionamento di gas dell'Europa durante una crisi energetica e consentire alle economie di reimmettere nel ciclo commerciale grandi quantità di gas altrimenti inutilizzate".
"In attesa della completa transizione verso l'energia rinnovabile, dobbiamo garantire che l'estrazione di combustibili fossili sia efficiente e responsabile, limitando la necessità di nuove estrazioni. Il tempismo è fondamentale, dal momento che, dati i recenti aumenti, rappresenta un importante incentivo per l'industria oil&gas ad agire e catturare il metano - principale componente del gas naturale - altrimenti sprecato", ha aggiunto.
Sollazzo ha sottolineato il ruolo di leadership dell'Ue: "L'Europa ha l'opportunità di dimostrare la sua leadership climatica adempiendo ai suoi impegni nell'ambito del Global Methane Pledge. Inoltre, la riduzione delle emissioni di metano può contribuire ad un ambiente più pulito e sano per i cittadini dell'UE e le comunità in tutto il mondo. Ogni giorno perso nei ritardi è un giorno in cui l'UE non rispetta le sue responsabilità".
"Durante il processo di negoziazione, Edfe ha costantemente sottolineato la necessità di implementare regole forti di misurazione, reportistica e verifica (Mrv), nonché un quadro completo per la rilevazione e la riparazione delle perdite (Ldar) e regolamenti rigorosi per limitare sfiati e fiammate -prosegue la nota-. Per raggiungere l'ambizioso obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55%, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2030, il regolamento deve fornire una solida base per ridurre le emissioni di metano energetico all’interno dell'unione".
"A tal proposito, l'istituzione di misure nazionali solide, metterebbe l'Ue in una posizione più forte, dotandola di strumenti più efficaci per affrontare le importazioni. Ridurre lo spreco di metano nell'industria petrolifera e del gas a livello globale – attraverso una riduzione di perdite, sfiati e fiammate - è il modo più veloce, economico ed efficace per rallentare il riscaldamento globale. Sfruttando pienamente le soluzioni esistenti per ridurre le emissioni di metano nei settori chiave, si potrebbero evitare 0,5 gradi Celsius di riscaldamento entro la fine del secolo", si legge ancora.
Sollazzo, al riguardo, ha ribadito: "Come dimostrano i dati dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (Iea): gli operatori possono agire immediatamente per ridurre le emissioni di metano. A livello mondiale, l'industria petrolifera e del gas può ottenere una riduzione del 75% delle emissioni di metano utilizzando tecnologie esistenti - due terzi delle quali a costo netto zero o basso. E, anche solo il 3% dei profitti generati dalle industrie dei combustibili fossili potrebbe essere utilizzato per mitigare efficacemente la maggior parte delle emissioni di metano esistenti".