Lavoro, Dinoi (Aepi): "Bene apertura Draghi a parti sociali, no a marce indietro"
Roma, 13 lug. (Labitalia) - "Finalmente un’apertura concreta nei confronti delle parti sociali e delle organizzazioni sindacali e un’intervento a sostegno di famiglie e lavoratori. Ma l’auspicio è che poi non si faccia marcia indietro. È un film già visto: prima si approva la norma, con il plauso generale, e poi si applicano dei correttivi che- di fatto- spesso vanno a smontare le promesse iniziali". Così il presidente di Aepi, Mino Dinoi, commentando, con Adnkronos/Labitalia, l’iniziativa del presidente del consiglio Draghi su un nuovo patto sociale.
"Dobbiamo ammettere che, forse per la prima volta, si stia andando nella giusta direzione di una concertazione, speriamo soltanto di non avere sorprese successivamente. Perché in questo momento di grandissima difficoltà, il Paese non può permetterselo", sottolinea.
"Quindi bene questi annunci -continua- che speriamo non siano soltanto legati alla volontà di calmare i dissidi politici. Parola d’ordine deve essere la continuità, tra le promesse e le azioni concrete. Inoltre, ci si sta muovendo su ambiti molto importanti, sui quali l’attenzione deve essere massima", sottolinea Dinoi. "A cominciare dal rinnovo della contrattazione collettiva, considerando che circa l’80% dei contratti nazionali del Cnel va rinnovato", aggiunge.
E per Dinoi "occorre garantire un salario minimo, a maggior ragione per le attività di prossimità e per i lavori a contenuto livello professionale, che rappresentano le fasce più deboli. Non da ultimo, consideriamo il minor potere d’acquisto delle famiglie e il contestuale aumento dei consumi: il rischio è che possa allargarsi la platea della povertà sociale".
"Occorrono misure decise per ridurre il cuneo fiscale. Infine, opportuna un’azione decisa per il contenimento del lavoro precario e sommerso, verso forme di lavoro flessibili ma tutelate", conclude.
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