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Lavoro Energia, esperti al congresso Cni: serve pianificazione energetica di lungo periodo

Energia, esperti al congresso Cni: serve pianificazione energetica di lungo periodo

Cannes, 27 ott. (Labitalia) - Crisi energetica tra soluzioni e opportunità è stato l’argomento affrontato oggi nel primo modulo del 66° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia dal titolo ‘Confini - Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile’ in corso a Cannes sulla nave Msc Crociere. “In Italia - ha affermato Romano Borchiellini, docente del Politecnico di Torino - una piattaforma dell’energia già esiste, tuttavia il nostro Paese non potrà mai essere un’autorità energetica. E’ necessario che l’Italia abbia una pianificazione energetica di lungo periodo, quindi mettere mano a una strategia che guardi al futuro con sicurezza senza fare la guerra tra tecnologie”. Anche per Stefano Bracco, docente dell’Università degli studi di Genova, “occorre mettere in campo una pianificazione energetica, facendo un mix tra le soluzioni energetiche esistenti”.

“Alla crisi energetica - ha ricordato Marco Giuli, consigliere scientifico presso l'Istituto Affari Internazionali dove collabora con il Programma energia, clima e risorse - c’è stato un allineamento della risposta europea, una coerenza sulla sicurezza energetica e climatica compatta tra i Paesi membri”. “Certo - ha ammesso Marco Casiraghi, alla guida del Gruppo Engeco, società leader nel settore delle costruzioni a Monaco - l’Italia è indietro nel campo della sostenibilità energetica. In questo la scuola ha molte responsabilità: c’è troppo latino e poca finanza ad esempio”.

Alberto De Min, managing director & co- founder di Newcleo Uk, startup che punta a realizzare reattori nucleari di quarta generazione, “il nucleare è già molto pulito e sicuro: in Italia, almeno per ora, è precluso, a differenza della Francia e dell’Inghilterra". "Il nucleare di oggi è di seconda generazione e utilizza come liquido refrigerante l’acqua che pur avendo molti vantaggi ha doversi limiti fisici. Una centrale nucleare di nuova generazione ha la cosiddetta sicurezza passiva e al minimo problema il reattore si spegne raffreddandosi”, ha concluso.

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