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Lavoro Daniela Piras eletta segretaria generale della Uiltec nazionale

Daniela Piras eletta segretaria generale della Uiltec nazionale

Bari, 7 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Daniela Piras è la nuova segretaria generale della Uiltec, eletta all’unanimità oggi, a Bari, al termine dei lavori del terzo Congresso nazionale del sindacato dei lavoratori tessili, dell’energia e della chimica. Classe 1977, nata ad Iglesias, prima funzionaria, poi segretaria nazionale, infine segretaria generale aggiunta, succede a Paolo Pirani che guidava la categoria sindacale dal 25 gennaio 2013.

Per Piras la strada per Roma si è aperta dopo un lungo cammino iniziato dalla provincia sarda del Sulcis Iglesiente, la più povera d’Italia secondo le statistiche nazionali. All’età di vent’anni è entrata a lavorare in una fabbrica che produceva estrusi in alluminio direttamente legata al gruppo Alcoa. Da delegata sindacale si occupò proprio della procedura fallimentare del medesimo sito che era stato ceduto a un altro gruppo industriale, partecipando attivamente al presidio permanente che venne tenuto per più di sei mesi davanti ai cancelli della fabbrica. Era l’estate del 2004. In quei giorni, entrò a far parte della struttura della Uilm territoriale del Sulcis Iglesiente. In pochi anni, durante i quali ebbe a che fare con tante vertenze del territorio, divenne prima segretaria organizzativa, poi segretaria generale dell’intera struttura sindacale dei metalmeccanici a livello provinciale e, contemporaneamente, funzionaria della Uiltec, prima Uilcem, regionale.

Ha lottato per anni con l’obiettivo di salvaguardare il distretto industriale di Portovesme soffocato dalla crisi feroce partita nel 2008, attraverso blocchi stradali, interruzioni dei collegamenti ferroviari, manifestazioni in porti, aeroporti, luoghi istituzionali, fino a rimanere ferita anche da una carica della polizia celere. L’esperienza di lotta più estrema con la quale viene ricordata è l’occupazione della torre della pece all’interno dello stabilimento Alcoa insieme ai due colleghi di Cgil e Cisl. Una protesta durata cinque giorni nel marzo del 2015. Nel disperato tentativo di impedire la chiusura di uno degli stabilimenti più importanti del polo Industriale Sulcitano. Non molto più tardi arriva la proposta per la grande esperienza al nazionale che l’ha condotta sette anni dopo in cima al vertice della Uiltec.

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